Se hai in mente di lanciare una nuova startup, probabilmente ti sei già fatto questa domanda: “Devo creare un’app To-Do?”. È un’idea spesso allettante, perché tutti amiamo le app utili, semplici da usare e colmo di funzionalità che ci aiutino a organizzare la giornata. Ma prima di immergerti in un progetto che potrebbe sembrare il solito “soluzione già vista”, è fondamentale fare un passo indietro e chiederti: è davvero questa la strada giusta? O, meglio, il mio problema è abbastanza forte e reale da meritare una soluzione?
In questo articolo voglio parlarti di come evitare di creare un’altra app To-Do e, invece, scoprire come individuare un problema autentico, che possa davvero fare la differenza e avere un impatto reale. Perché spesso, il fattore che determina il successo o il fallimento di una startup non è la tecnologia in sé, ma la capacità di rispondere a un bisogno reale che ancora non è stato soddisfatto.
Quando ti passa per la testa di sviluppare una nuova app, la tentazione di creare qualcosa di semplice, immediato, magari simile a mille altre app To-Do, è forte. Questi strumenti sono diventati molto popolari, perché semplificano la gestione delle cose da fare e ci fanno sembrare più produttivi. Ma il problema è che il mercato è ormai saturo.
Le app To-Do sono ovunque: da quello che viene preinstallato sui telefoni, a soluzioni ancora più sofisticate come Todoist, Microsoft To Do, Notion, Evernote, e tanti altri ancora. È come cercare di entrare in un mare già pieno di pesci: anche se ti impegni molto, la concorrenza è agguerrita, e la differenza tra la tua proposta e quella degli altri potrebbe essere minore di quanto pensi.
Allora, perché non dovresti creare un’altra app To-Do?
Cosa cercare invece?
Ricorda: il successo nasce dal risolvere un problema reale, non dal creare una versione migliorata di qualcosa di già molto diffuso.
Ora che hai capito che il mercato delle To-Do app potrebbe non essere il terreno più fertile, la domanda è: come si fa a trovare un problema autentico, che meriti una soluzione innovativa? E soprattutto, come si evitano le solite idee che sembrano “già viste”?
Ecco alcuni consigli pratici e strumenti utili:
Il primo passo fondamentale è parlare con chi vive il problema ogni giorno. Puoi farlo in modo semplice: conversazioni informali con amici, colleghi, conoscenti o clienti potenziali. Chiedi loro quali sono le frustrazioni principali, i momenti di maggiore stress o fastidio. Ascoltare attentamente ti dà segnali chiari sui bisogni reali, spesso nascosti dietro a richieste superficiali.
Puoi anche usare sondaggi online, come Google Forms o Typeform, per raggiungere un pubblico più ampio. Oppure creare gruppi di discussione sui social o in community di nicchia, dove puoi raccogliere feedback fondamentali.
Spesso, il problema più grande non è nelle funzionalità, ma nelle lamentele o nelle necessità che le persone esprimono ma che, sorprendentemente, non trovano facilmente soluzione. Presta attenzione a queste criticità perché sono i primi segnali di un’opportunità.
Puoi anche utilizzare strumenti di analisi delle tendenze, come Google Trends, Reddit, Quora o anche analizzare le recensioni delle app esistenti. Quindi, cerca di capire cosa si chiedono gli utenti, quali sono le loro principali frustrazioni.
Specializzarti in una nicchia può fare la differenza. Ad esempio, invece di puntare a “tutte le persone che vogliono gestire meglio le attività quotidiane”, punta a un segmento più preciso, come “studenti universitari con bisogni specifici di organizzazione”, o “genitori con bambini piccoli che devono pianificare le attività familiari”. Conoscere a fondo le esigenze di un segmento ti permette di ideare soluzioni più mirate e efficaci.
Ricorda: l’obiettivo non è inventare subito l’app più innovativa, ma capire veramente qual è il problema alla base. Una volta identificato, puoi partire dal capire come possiamo alleviare quella frustrazione, come migliorare la vita delle persone, invece di creare una soluzione generica e poco differenziata.
Una volta individuato il problema e ipotizzato un possibile approccio, crea un Minimo Prodotto Viabile (MVP), cioè una versione base che ti permette di testare le ipotesi con utenti reali. Questo ti permette di ricevere feedback, capire se il problema è sentito e se la soluzione può funzionare prima di investire tempo e risorse nel prodotto completo.
Se vogliamo riassumere, il segreto non sta nel creare un’altra app To-Do per seguire il trend, ma nel trovare un problema reale, sentito, e che possa essere risolto con un’idea innovativa. Spesso, le soluzioni più semplici sono quelle che nascono da una profonda comprensione delle persone e delle loro esigenze.
Quindi, prima di mettere mano allo sviluppo, prenditi il tempo di ascoltare, analizzare e capire davvero cosa manca nel mercato. Solo così potrai creare qualcosa che fa la differenza, che i clienti vogliono e di cui avranno bisogno quotidianamente.
Ricorda: l’innovazione nasce dall’identificazione di bisogni autentici, non dalla semplice imitazione di qualcosa di già esistente. Buona ricerca e buona fortuna nella tua avventura startup!